In Oceano Antartico per due settimane la nave di Greenpeace 'Esperanza' ha impedito alla flotta baleniera giapponese di cacciare nel Santuario delle Balene. Adesso - rende noto Greenpeace -, l'Esperanza è ora a corto di carburante e deve rientrare in porto, mentre la nave del Governo Australiano, 'Oceanic Viking' sta ancora monitorando la flotta baleniera e continuerà a testimoniare "la vergogna della 'caccia scientifica' del Governo del Giappone". Per la prima volta, quest'anno le proteste di Greenpeace nell'Oceano Antartico hanno ricevuto molta attenzione in Giappone, dove sia il pubblico che i media cominciano ad interrogarsi sullo spreco di danaro pubblico, circa 50 milioni di dollari l'anno, gettato via per finanziare una falsa ricerca scientifica che produce tonnellate di carne di balena che nessuno vuol mangiare: nei magazzini giapponesi ci sono 4.000 tonnellate di carne di balena invenduta.
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