Al secondo posto dopo la Campania, nella classifica, c'è la Calabria. Nelle due regioni si concentra il 30% degli illeciti registrati in tutta Italia. Al terzo posto la Puglia, seguita da Lazio e Sicilia. La prima regione del Nord come numero di infrazioni è la Liguria. Alla dimensione globale dell'ecomafia è dedicata un'ampia sezione del rapporto: dall'Italia escono rifiuti verso Hong Kong, la Tunisia, il Pakistan, il Senegal, la Cina, e, invece, entrano dalla Croazia, dalla Serbia, dall'Albania. Il bilancio del 2007 è di 83 reati contro l'ambiente al giorno, oltre 3 reati ogni ora. Gli illeciti accertati dalle forze dell'ordine nel corso del 2007 sono stati oltre 30mila, il 27,3% in più rispetto al 2006; le persone denunciate poco più di 22mila, con un incremento del 9,7%; i sequestri effettuati oltre novemila (+19% rispetto al 2006). Per illegalità nel ciclo dell'immondizia è sempre in testa la Campania. Lo smaltimento illegale di rifiuti pericolosi, spesso di provenienza extraregionale, si somma alla gestione commissariale di quelli urbani. Un balzo in avanti per il Veneto, al secondo posto (era sesto lo scorso anno) il che conferma lo spostamento verso nord del baricentro di questi traffici, non solo come zona di procacciamento degli scarti industriali smaltiti illegalmente nelle regioni centrali e meridionali d'Italia, ma anche come sito finale. La Puglia si mantiene al terzo posto e il foggiano si conferma una terra dove si scaricano illegalmente, nei terreni agricoli, i rifiuti prodotti dal centro-nord, scorie sempre più spesso spacciate per compost. "Le ecomafie gestiscono nel nostro Paese un vero e proprio sistema eco-criminale, flessibile e diversificato, al quale dobbiamo contrapporne uno legale ed eco-sostenibile - commenta Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente - rilanciamo la proposta di introdurre i delitti contro l'ambiente nel Codice penale, per punire chi avvelena l'aria che respiriamo, inquina l'acqua, saccheggia il territorio, minaccia la nostra salute, penalizza le imprese pulite. Esistono proposte di legge condivise e un quadro di riferimento comunitario sostanzialmente definito. Servono la volontà politica e il tempo per farlo, due condizioni che ci auguriamo siano soddisfatte in questa legislatura". Cresce il numero d'infrazioni (7.978, +13% rispetto al 2006), quello delle persone denunciate (10.074) e dei sequestri (2.240). Quanto all'abusivismo edilizio, le stime del Cresme parlano per il 2007 di 28mila case costruite illegalmente contro le 30mila del 2006 e le 32mila del 2005. L'impegno a non promulgare mai più condoni edilizi, insieme a qualche demolizione, ha ridotto la pressione del mattone selvaggio. Sono 225mila gli ettari di boschi e foreste andati in fumo, 18 le persone uccise dalle fiamme, 7 milioni e mezzo le tonnellate di Co2 rilasciate nell'aria: questo il bilancio degli oltre 10mila incendi dell'estate 2007 nel nostro Paese, quasi sempre di natura dolosa.
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