In Cina, nel 2007, più di 100mila persone sono morte in incidenti legati al lavoro. Cifre agghiaccianti. Rispetto al 2006 è andata meglio, fa sapere governo. Ma è difficile professare ottimismo con numeri che restano da ecatombe. Li Yizhong, responsabile nazionale della sicurezza sul lavoro, rivendica i buoni risultati della campagna di sicurezza lanciata dal governo: "Gli incidenti nelle miniere e sulla strada sono scesi". Non è poco, certo. Vale la pena di ricordare, infatti, che le condizioni di lavoro nelle miniere cinesi sono di gran lunga al di sotto degli standard di sicurezza. E che uno sviluppo economico inarrestabile sta facendo pagare prezzi altissimi dal punto di vista sociale. Nonostante i miglioramenti, dunque, i problemi restano. "Bisogna rafforzare il concetto di sicurezza e sviluppo - continua Li Yizhong - E aumentare i controlli che sono ancora carenti. I risultati che abbiamo ottenuto non sono ancora frutto di una situazione consolidata e non sarà facile mantenere il trend in calo anche nel 2008". Anche perché, la cifra di 100mila morti resta una montagna difficile da scalare. "Una percentuale inaccettabilmente alta", dice Zhou Yongkang, l'ex responsabile nazionale della sicurezza sui luoghi di lavoro. "Un vero problema sociale".
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