Hanno scelto il simbolo di Parigi per protestare contro la politica a favore del nucleare portata avanti dalla Francia. E hanno scelto il giorno in cui la capitale francese ospita l'importante vertice per la nascita dell'Unione per il Mediterraneo. Dodici militanti di Greenpeace che domenica mattina hanno dato la scalata alla Torre Eiffel per esporre uno striscione sono stati fermati dalla polizia. L'organizzazione ecologista ha spiegato di aver compiuto l'azione per denunciare «l'irresponsabilità di Nicolas Sarkozy» e per ricordare che il ricorso al nucleare è escluso dalla road map in materia di ambiente che l'Ue ha previsto fino al 2020.La questione della sicurezza delle centrali nucleari è tornata d'attualità in Francia nell'ultima settimana, a causa di una perdita di uranio da un impianto nel sudest del Paese. Si è detto martedì che 30 metri cubi di liquido contenente uranio è stato accidentalmente versato sul terreno e in un fiume vicino alla centrale di Tricastin. L'incidente è stato classificato al livello uno su una scala internazionale di pericolosità che va da zero a sette. L'incidente ha esasperato gli animi degli ambientalisti, dopo l'annuncio di Sarkozy del 3 luglio scorso che la Francia avrebbe costruito una seconda generazione dell'European Pressurised Reactor (Epr), portando a 60 il numero dei reattori nucleari nel paese. La Francia, che ha assunto la presidenza di turno della Ue dal primo luglio, è il più grande produttore europeo di energia nucleare.
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