In occasione della prima Giornata internazionale sulla consapevolezza dei pericoli e sulle attività d'assistenza contro le mine, l'Unicef ha dichiarato che sarebbe possibile liberare il mondo da mine e altri residuati bellici esplosivi nel giro di pochi anni, piuttosto che nell'arco di decenni, salvando migliaia di bambini da gravissime ferite e dalla morte. In oltre 80 paesi, molti dei quali non più in guerra, residuati bellici esplosivi, tra cui mine e ordigni inesplosi, costituiscono una grave minaccia per i bambini e per le loro comunità. Ogni anno, almeno il 20 percento delle 15-20 mila persone circa che rimangono uccise o invalide è costituito da bambini. Tuttavia, l'Unicef sottolinea che progressi recenti fanno sperare che la minaccia degli ordigni esplosivi possa essere eliminata prima del previsto. Grazie al sostegno crescente di Governi e Organizzazioni non governative (Ong) nell'attività di sminamento, distruzione delle mine ed educazione delle comunità sui pericoli che ne derivano, il numero di nuove vittime è diminuito nel corso degli ultimi dieci anni. Per l'Unicef il sostegno dei donatori e dell'opinione pubblica è vitale per queste attività. Le mine sono studiate per rendere invalidi, paralizzare o uccidere le persone che si muovono a piedi o con mezzi di trasporto. Altri residuati bellici a potenziale esplosivo includono gli ordigni inesplosi - armi quali granate e bombe a grappolo non esplose all'impatto, ma che possono ancora detonare - e quelle abbandonate dai combattenti in zone abitate da civili. Queste armi sopravvivono alle guerre durante cui erano state disseminate, rappresentando gravi rischi per la popolazione civile, e in modo particolare per i bambini, che, ignari dei pericoli, spesso commettono l'errore fatale di giocare con oggetti non familiari. I bambini affrontano la minaccia quotidiana di esplosioni in ogni regione del mondo. Quasi la metà dei villaggi della Cambogia sono infestati da mine e circa un quarto di quelli del Laos da residuati bellici esplosivi. Altri paesi tra i più colpiti comprendono la Colombia, l'Afghanistan, la Bosnia e l'Erzegovina, la Federazione Russa (Cecenia), l'Iraq, il Nepal e lo Sri Lanka.
I bambini soffrono menomazioni fisiche invalidanti a causa dall'esplosione di mine, spesso perdendo le dita delle mani, dei piedi e gli arti; alcuni rimangono ciechi o sordi. Circa l'85 percento dei bambini vittime delle mine muore prima di poter ottenere cure mediche. Molti bambini rimasti invalidi perdono l'opportunità di frequentare la scuola e molti di loro non possono nemmeno permettersi le cure previste per la riabilitazione. Il persistere della minaccia delle mine riguarda intere società e contribuisce a perpetuare povertà e sottosviluppo.
I bambini soffrono menomazioni fisiche invalidanti a causa dall'esplosione di mine, spesso perdendo le dita delle mani, dei piedi e gli arti; alcuni rimangono ciechi o sordi. Circa l'85 percento dei bambini vittime delle mine muore prima di poter ottenere cure mediche. Molti bambini rimasti invalidi perdono l'opportunità di frequentare la scuola e molti di loro non possono nemmeno permettersi le cure previste per la riabilitazione. Il persistere della minaccia delle mine riguarda intere società e contribuisce a perpetuare povertà e sottosviluppo.
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