giovedì 20 marzo 2008

Italia oggi...


Greenpeace, un sito web per i "banditi del clima"

Greenpeace ha lanciato il sito web “I banditi del clima”, www.greenpeace.it/banditi, per difendere il diritto di protestare in nome dell’ambiente e della salute. Questo, in seguito al fatto che 12 attivisti dell’organizzazione, che avevano preso parte ad un’azione di protesta presso la centrale Enel di Brindisi, sono stati banditi dalla città dal questore, che li ha dichiarati “socialmente pericolosi” e ha quindi vietato loro di operare nel comune di Brindisi e frazioni per tre anni. Nessuno degli attivisti coinvolti, riferisce Greenpeace in una nota, è residente nella città pugliese, spiega l’organizzazione, ma il fatto di esserne banditi, specialmente per gli attivisti della regione, creerà una serie di problemi per lavoro, studio, vita personale, contatti con parenti ed amici e soprattutto per la mobilità. «Persone che credono nella difesa dell’ambiente sono state trattate come delinquenti abituali, mafiosi, soggetti pericolosi per la sicurezza pubblica - afferma Giuseppe Onufrio, direttore delle Campagne di Greenpeace - temiamo che questa iniziativa del questore possa diventare un grave precedente che limita il diritto di manifestare in modo pacifico». È la prima volta che tale provvedimento viene notificato ad attivisti eco-pacifisti.

martedì 18 marzo 2008

lunedì 17 marzo 2008

La Croce Rossa denuncia: senza fine la crisi umanitaria irachena

Un nuovo allarme sulla situazione umanitaria in Iraq proprio mentre anche il governo britannico, leale a oltranza nei confronti degli Stati Uniti, sta iniziando a rivedere le sue posizioni e ha annunciato che promuoverà un' inchiesta senza sconti sugli errori fatti.
Secondo un rapporto pubblicato oggi dal Comitato Internazionale della Croce Rossa a cinque anni dall’intervento della coalizione internazionale la situazione umanitaria nella maggior parte dell'Iraq è tra le più critiche al mondo. In base ai parametri internazionali usati per definire le condizioni di vita, milioni di iracheni, cittadini di un Paese che già fu tra i più ricchi e sviluppati dell'area, hanno un accesso insufficiente all’acqua e ai servizi sanitari. E questo significa, fra l'altro, un male tipico del Terzo Mondo, ammalarsi e morire per disturbi curabili in pochi giorni, o del tutto prevenibili.Tra gli iracheni abbandonati la Croce Rossa elenca gli sfollati, le famiglie dei rifugiati, i bambini, gli anziani, i disabili e i parenti dei detenuti. Il rapporto dell’Icrc ricorda poi quello, che il mondo preso da altri affari più urgenti tende a dimenticare, e cioè che gli iracheni continuano a essere uccisi o feriti in attacchi su base giornaliera, ricordando come i civili siano spesso obiettivi deliberati, in piena violazione delle norme di diritto internazionale umanitario. Secondo il Comitato Internazionale della Croce Rossa i servizi base come le forniture idriche ed elettriche e i servizi sanitari sono largamente inadeguati. In molti ospedali mancano sia il personale qualificato, sia le apparecchiature diagnostiche sia i farmaci. La situazione rimane quindi molto critica.

I ghiacciai si ritirano a ritmo record


I ghiacciai del pianeta terra si stanno ritirando a un ritmo senza precedenti. A rivelarlo sono misurazioni effettuate in una trentina di regioni dagli esperti dell’Onu, che rilanciano l’allarme per il riscaldamento globale. I dati sono contenuti in un rapporto del Programma ambientale delle Nazioni Unite, diffuso oggi. Secondo gli esperti, nel 2006 i ghiacciai si sono ritirati in media di un metro e mezzo. L’aumento globale della temperatura sembra aver colpito in particolare il bacino norvegese Breidalblikkbrea, che dove l’estensione dei ghiacci si è ridotta di oltre tre metri.Altre significative perdite di spessore si sono avute per il ghiacciaio austriaco di Grosser Goldbergkees (1,6 metri nel 2006 contro i 30 cm del 2005), in Francia il ghiacciaio di Ossoue ( 3 metri contro i 2,7 dell’anno precedente), in Italia il ghiacciaio di Malavalle nella provincia di Bolzano (1,4 metri contro i 90 cm), e sul ghiacciaio svizzero di Findelen (1,3 metri contro i 22 cm). Secondo Achim Steineir, capo del Programma per l’ambiente dell0’Onu, il fatto che i ghiacciai stiano sparendo è il segnale d’allarme «più forte e chiaro» del surriscaldamento del pianeta. Le conseguenze potrebbe essere migrazioni di popoli ma anche guerre. «Parliamo di qualcosa che può davvero accadere, e che non è ipotetico, qualcosa le cui conseguenze potrebbero essere drammatiche».

domenica 16 marzo 2008

Politica e nucleare

Satira quotidiana


Bari, 100mila in corteo contro le mafie

Sono più'di 100.000 - secondo gli organizzatori - le persone che partecipano alla Giornata della memoria per le vittime di mafia a Bari. 'Insieme per ricordare e cambiare','La legalità non si predica, si pratica': sono alcuni degli striscioni presenti nel corteo accanto ai gonfaloni di molti Comuni.' Le mafie sono un'ipoteca drammatica per lo sviluppo del Mezzogiorno, la compromissione della classe dirigente e l'inibizione delle libertà"ha sottolineato il presidente della Regione Vendola.Sono tantissimi i giovani e gli studenti arrivato da tutta Italia per partecipare alla tredicesima giornata in ricordo delle oltre 700 vittime di mafia. Sono infatti 50 le Ong provenienti da 30 Paesi dell'Unione Europea, del Bacino del mediterraneo, dei Balcani, dell'Ex Unione Sovietica e del Caucaso che si sono date appuntamento a Bari per partecipare alle iniziative della XIII 'Giornata della Memoria. "La libertà non ha pizzo",così, recita uno dei tantissimo striscioni portati dai ragazzi delle scuole, da Lentini in Sicilia a Vibo Valentia, al Piemonte. Tanti anche i gonfaloni dei comuni e i sindaci con la fascia tricolore che accompagnano anche gruppi di bambini delle scuole elementari insieme alle loro maestre.

Il Dalai Lama denuncia genocidio culturale e chiede inchiesta internazionale

Il Dalai Lama, in una conferenza stampa tenuta nella città indiana di Dharmsala, ha chiesto un'inchiesta internazionale sugli scontri in Tibet, dove la repressione cinese ha causato almeno 80 vittime, secondo il governo tibetano in esilio. Il leader religioso ha condannato quel che ha definito un "genocidio culturale" da parte della Cina. Sempre secondo il leader spirituale dei buddisti tibetani nel Paese c'è uno "stato di terrore. Secondo il Premio Nobel per la Pace, nella regione himalayana è in atto "una discriminazione sistematica" e "i tibetani nella propria terra sono trattati da cittadini di seconda classe". Ed ha poi aggiunto: "A Lhasa erano oltre 50 mila, oggi si sono ridotti a tre mila, per l'arrivo massiccio di cinesi".

sabato 15 marzo 2008

Ogm: nuove notizie

Uno studio - pubblicato su Nature Biotechnology - dimostra che un parassita del cotone, il lepidottero Helicoverpa Zea, ha sviluppato la resistenza alle piante che sono state geneticamente modificate per uccidere gli insetti della sua specie. Nelle piantagioni di cotone Ogm in Mississippi e Arkansas ora gli agricoltori sono costretti a fare maggior ricorso agli antiparassitari. Un pericolo che Greenpeace aveva già denunciato in un rapporto del 2004. Le piante Ogm che dovrebbero risultare resistenti agli insetti contengono di solito una versione sintetica della tossina Bt presente in natura. La costante esposizione alle tossine Bt, prodotte dalle piante Ogm, rende i parassiti resistenti ai loro effetti, favorendo la sopravvivenza di insetti nocivi che dimostrano immunità genetica al Bt.
Col passare del tempo, tutto ciò può portare alla proliferazione di individui resistenti fino al punto in cui il Bt non servirà più contro la maggior parte degli insetti nocivi.
Nella sua forma naturale, il Bt è stato utilizzato fin dagli anni '50, nell'agricoltura biologica e sostenibile per eliminare insetti nocivi, senza danneggiare insetti non-target o altre forme di vita. Al contrario le tossine Bt prodotte da colture resistenti agli insetti - fra cui il mais Ogm della Monsanto - hanno dimostrato di essere molto nocive per altri utili insetti predatori.
La stessa sorte potrebbe toccare presto anche ad altre colture. Proprio a causa dei rischi di diversa natura legati a questi organismi il governo francese ha deciso di vietare la coltivazione del mais transgenico della Monsanto MON810.
Gli unici benefici portati dagli Ogm sono i guadagni che le aziende biotech ottengono a causa dei loro brevetti su sementi Ogm ed erbicidi. Su consumatori e agricoltori ricadono solo rischi ed effetti negativi.

La triste realtà dei bambini soldato

Il numero di governi e gruppi armati che reclutano tra le proprie forze bambini soldato è passato da 40 nel 2006 a 57 nel 2007, distribuiti in 14 scenari di crisi internazionali. Questi, almeno, i dati rilasciati dal report annuale del segretario generale ONU sul tema dei bambini e dei conflitti armati, attorno al quale il 12 febbraio si è trovato a discutere il Consiglio di Sicurezza, in occasione dell’anniversario per il sesto anno dalla firma del Protocollo opzionale sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati.L’uso di bambini soldato è una questione che negli ultimi anni ha trovato sempre più spazio nei temi e nei dibattiti dell’organizzazione internazionale grazie al lavoro congiunto di associazioni e Unicef: un problema, tuttavia, come mostra l’incremento dei dati, che è ancora lontano dall’essere risolto. Tra le 57 forze militari che violano le norme di diritto internazionale vi sono sia gruppi ribelli sia governi legittimi di paesi. Tra questi, ben 14 sono ultra-recidivi, in quanto compaiono in tutti e cinque i dossier stilati dal segretariato delle Nazioni Unite dal 2002. A far parte della lista nera vi sono le FARC (le forze armate rivoluzionarie colombiane); i guerriglieri dell’ELN (l’esercito di liberazione nazionale colombiano); l’LRA ugandese (Lord’s Resistance Army); il fronte hutu rwandese stanziato in Congo (Palipehutu-FDLR); l’SPLA (le forze di liberazione sudanesi, impegnate nel conflitto in Darfur); le tigri Tamil cingalesi; le forze governative di Congo e Myanmar.

mercoledì 5 marzo 2008

La Domanda del giorno

La domanda che vi pongo oggi, a cui spero che risponderanno in molti, è la seguente:
Sareste favorevoli all'utilizzo dell'energia nucleare in Italia? Perché?

Cocaina: cresce uso contro ansia e stress

La cocaina si diffonde sempre di più fra le donne. In particolare per combattere contro l'ansia e stress. «Una crescita collegata all'equiparazione dei comportamenti fra maschi e femmine, un po' come è accaduto con le sigarette. Ma anche al modo di vivere e lavorare di oggi, dominato da velocità e smania di successo». Lo ha detto Gabriella Gili, psicologa della personalità dell'Università Cattolica di Milano, in occasione del convegno in corso all'ateneo su «L'altra faccia della coca». In particolare le motivazioni che spingono le donne al consumo di cocaina sarebbero soprattutto la sua capacità di diminuire la paura, il senso del rischio, e di far sentire più aggressivi. Con queste premesse la povere bianca diventa così una «tentazione» per manager carica di stress e responsabilità, ma anche, magari, per studentesse universitarie alle prese con test impegnativi. Si tratterebbe però di un consumo occasionale. A spingere le donne verso la polvere bianca sarebbe a volte anche la difficoltà di godere delle piccole cose. E se la polvere bianca conquista anche le donne, secondo il rapporto presentato oggi da Roberto Mollica, responsabile Osservatorio Dipartimento dipendenze patologiche Asl di Milano, crescono gli italiani che consumano coca. Nel 2010 potrebbero aumentare addirittura del 40% circa rispetto al 2007 (arrivando a 800.000-1.100.000).