La cocaina si diffonde sempre di più fra le donne. In particolare per combattere contro l'ansia e stress. «Una crescita collegata all'equiparazione dei comportamenti fra maschi e femmine, un po' come è accaduto con le sigarette. Ma anche al modo di vivere e lavorare di oggi, dominato da velocità e smania di successo». Lo ha detto Gabriella Gili, psicologa della personalità dell'Università Cattolica di Milano, in occasione del convegno in corso all'ateneo su «L'altra faccia della coca». In particolare le motivazioni che spingono le donne al consumo di cocaina sarebbero soprattutto la sua capacità di diminuire la paura, il senso del rischio, e di far sentire più aggressivi. Con queste premesse la povere bianca diventa così una «tentazione» per manager carica di stress e responsabilità, ma anche, magari, per studentesse universitarie alle prese con test impegnativi. Si tratterebbe però di un consumo occasionale. A spingere le donne verso la polvere bianca sarebbe a volte anche la difficoltà di godere delle piccole cose. E se la polvere bianca conquista anche le donne, secondo il rapporto presentato oggi da Roberto Mollica, responsabile Osservatorio Dipartimento dipendenze patologiche Asl di Milano, crescono gli italiani che consumano coca. Nel 2010 potrebbero aumentare addirittura del 40% circa rispetto al 2007 (arrivando a 800.000-1.100.000).
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