mercoledì 31 ottobre 2007

La storia del rock: parte 1

"Lascia che ti porti con me, vado nei campi di fragole.Non c' è niente di reale e niente per stare in ansia. Campi di fragole per sempre." Con questa frase si apre Srawberry Filds Forever, una delle più belle canzoni dei Beatles. Dalla storica band di Liverpool inizierà il mio viaggio nei meandri più profondi del rock, alla scoperta di quei messaggi, che grazie a questo genere musicale hanno potuto iniziare a diffondersi a partire dagli anni '60. Beatles: Quattro nomi che hanno svolto una parte importante della storia della musica, che hanno colorato, con una indimenticabile colonna sonora, un decennio caratterizzato da progresso tecnologico ed emancipazione femminile, macchiato da guerre incomprensibili e lotte razziali estenuanti.Quattro ragazzi che avrebbero potuto tranquillamente restare un complessino, come ce n’erano tanti, ma che invece diventarono un fenomeno musicale per la storia del rock e della musica pop contemporanea, che ha inciso tra il 1962 e il 1970 una serie di LP memorabili.
JOHN LENNON
Irrequieto, ribelle, trasgressivo, ineducato, ma terribilmente bravo quando si metteva a giocare con le note musicali. Un ciuffo alla Elvis Presley, suo mito incontrastato, l’aria da leader che metteva a tacere chiunque cercasse di scavalcarlo, una camicia a quadri che sottolineava la sua appartenenza alla middle class, ma portata svogliatamente per sottolineare il suo ribrezzo per qualsiasi tipo di classificazione.
PAUL MC CARTNEY
Il 18 giugno 1942, al Walton Hospital di Liverpool, la signora Mary McCartney diede alla luce James Paul McCartney, un bambino che nei decenni successivi si sarebbe rivelato un vero genio nel campo musicale.L’ambiente in cui il piccolo Paul crebbe era completamente diverso da quello in cui visse John. I due ragazzi potevano considerarsi l’uno l’opposto dell’altro, ma anche per questo s’incastravano alla perfezione.
RINGO STARR
Ringo Starr, Richard Starkey all’anagrafe, non si sarebbe mai immaginato di entrare a far parte, forse un po’ per caso, del gruppo più famoso del mondo.La sua storia è simile a quella di tanti altri ragazzi, ma caratterizzata da una forza di volontà che ben pochi avrebbero avuto.Ringo nacque il 7 luglio 1940. Suo padre (che era solito farsi chiamare Big Richie per distinguersi dal figlio) lo abbandonò quando ancora aveva tre anni, a causa dei continui litigi con mamma Elsie. Ringo crebbe con la convinzione che Big Richie fosse una persona orribile, probabilmente in seguito ai continui commenti velenosi della madre.
GEORGE HARRISON
George è sempre stato considerato il Beatle taciturno, introverso e perennemente serio. E’ parzialmente vero, ma la sua adolescenza è stata sicuramente più movimentata di quella di Paul.Ultimo figlio di una famiglia numerosa, George nacque il 25 febbraio 1943 al numero 12 di Arnold Grove. Il suo destino sembrava segnato: tutti gli Harrison erano nati e morti nel Merseyside, guadagnandosi da vivere con lavori umili ma onesti.
Per concludere questa panoramica sui Beatles citerei una frase di Arrigo Polillo:
“Se è vero, come è vero, che l’uomo ha bisogno di idoli, meglio allora quei quattro ragazzi di Liverpool che Hitler”.

sabato 13 ottobre 2007

Le problematiche ambientali

Ho deciso di partecipare al blog action day di questo anno, la cui tematica riguardante è quella ambientale. Vi proporrò un attenta analisi di alcuni dati che ci riguardano da vicino.
DEFORESTAZIONE
In Italia negli ultimi 10 anni, secondo il Corpo Forestale dello Stato sono stati distrutti dagli incendi quasi tutti dolosi, 1.400.000 ettari, pari alla superficie della Campania.Oggi complessivamente non rimane che il 30% della superficie iniziale delle foreste, concentrata però nel Nord Europa e tuttora in pericolo a causa delle piogge acide; nelle regioni mediterranee non resta invece che il 5% del manto originario.
INQUINAMENTO ATMOSFERICO
Al NO2 (biossido di azoto), il più sensibile tra gli indicatori dello smog, sono attribuiti circa duemila morti ogni anno in Italia.
Al CO (monossido di carbonio), mille novecento decessi in Italia.
Il PM10, è responsabile di novecento decessi in più ogni anno.
Secondo un indagine, riducendone le emissioni si potrebbero salvare novecento vite all’anno. Inoltre secondo alcuni studi pubblicati negli Stati Uniti vivere in aree a elevata densità di PM10 riduce l’aspettativa di vita di uno o due anni.
POSSIBILI SOLUZIONI
Il riciclaggio, oltre a essere amico dell’ambiente, dell’aria pulita e del suolo, abbatte notevolmente le emissioni: bastano 800 grammi di carta separata in casa e avviata alla raccolta differenziata per risparmiare un chilo di CO2 in atmosfera.
Inoltre se si dispone di un’impianto di riscaldamento condominiale, vale la pena convincere tutti i condomini a installare le cosiddette valvole termostatiche.
Con questi accorgimenti si può risparmiare combustibile, dunque denaro ed emissioni di gas serra, fino a un 20%. Infine, lavastoviglie e lavatrici possono provocare consistenti emissioni di gas serra.
Quindi andrebbero utilizzate a pieno carico, a temperature medio–basse e senza asciugatura, si otterrebbe un risparmio dei consumi energetici e di anidride carbonica fino al 50%.

venerdì 12 ottobre 2007

Una battaglia da sostenere

Una delle battaglie fondamentali che si deve combattere oggi è quella sulla conoscenza, sull'informazione, sul diritto alla comunicazione. I media ufficiali, sono spesso di proprietà delle grandi aziende, e delle multinazionali, infatti, meno di 20 corporation detengono la maggior parte del mercato dei media. I media, le pubblicità, l'entertainment dominano le nostre vite, condizionano le nostre scelte e le nostre priorità, ci manipolano, dettano quello che si può dire e quello che non va detto. Mentre siamo impegnati a vedere un telefilm o mentre discutiamo appassionatamente sul rendimento di questo o quel calciatore, delle ricche ed avide persone sono occupate a distruggere il pianeta e a super sfruttare le persone per la loro sete insaziabile di profitto.
Certamente Internet è un mezzo di comunicazione rivoluzionario che può mettere fortemente in discussione il potere di propaganda dei media ufficiali, fornendo, ad ognuno di noi, la possibilità di distribuire informazione a costi molto bassi e al di fuori dello stretto controllo dell'autorità. Internet è il nuovo mezzo per lo scambio di informazione globale. Grazie alla grande rete tutti noi possiamo far sentire la nostra opinione liberamente, e senza alcuna restrizione vincolante. E' quindi giunto il momento di scendere in campo, e sostenere le nostre opinioni, per non cadere in quella spirale senza fine chiamata mediocrità.

giovedì 11 ottobre 2007

Una politica che è solo far carriera

Sono sconcerto della situazione politica italiana attuale. Ormai ho quasi totalmente perso la fiducia in essa. Non avrei mai potuto immaginare di arrivare fino a questo punto, ma devo ricredermi. Ciò che reputavo una delle poche cose importanti e su cui fare affidamento nella vita, si è invece, rivelata per il suo lato peggiore, lasciandomi completamente disorientato.
Ormai i veri ideali che da tempo immemore animavano gli animi dei politici, sembrano essere del tutto scomparsi, lasciando spazio alla cupidigia, all' ipocrisia e alle azioni deleterie o finalizzate esclusivamente verso i propri interessi. Infatti, ora, i politici sembrano concentrare le proprie azioni non verso le persone comuni ma, su ben altro. Non è un discorso di destra o sinistra, giudico i politici italiani sullo stesso piano: degli emeriti incapaci, ciò non vale naturalmente per tutti, ma per la stragrande maggioranza di loro. Sorrido al solo pensiero dei politici che si riempiono la bocca di belle parole, che poi cadono inesorabilmente nel vuoto, o per coloro che dichiarano di combattere per i valori della famiglia, e poi loro stessi sono divorziati. Mi fanno ridere coloro che dichiarano di combattere per la difesa dell' ambiente, e poi si scopre che inquinano con i loro yacht super lussuosi. Ridere, credo che questa sia la soluzione perché altrimenti c'è da rassegnarsi. La fiamma che un tempo ardeva nel mio cuore per la politica, si è ridotta a un piccolo e fragile barlume, che è però ancora presente, in attesa che le cose cambino...

sabato 6 ottobre 2007

Esami di riparazione

Vi propongo parte di un articolo tratto da corriere. it.

Da quest'anno scolastico tornano gli esami di riparazione. Gli studenti delle scuole superiori che hanno contratto i cosiddetti debiti formativi dovranno colmare le proprie lacune entro il prossimo 31 agosto e comunque prima che inizi il nuovo anno scolastico. «Chi ha saldato andrà avanti, chi ha bisogno di più tempo si fermerà» ha annunciato il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, che ha già firmato e inviato un apposito decreto con le nuove modalità per il recupero dei debiti alla Corte dei conti. Secondo il suddetto, entro il 31 agosto di ogni anno, si dovranno concludere le iniziative di recupero e subito dopo, ma non oltre l’inizio delle lezioni dell’anno successivo, si effettueranno le verifiche finali sulla base delle quali si concluderà lo scrutinio dell’alunno con un giudizio definitivo: promozione o bocciatura.

Cosa ne pensate di questa nuova riforma? Un metodo per rendere la scuola più seria o ancora più stressante? aspetto i vostri commenti....