lunedì 31 dicembre 2007

L' anno che se ne va...

Il 2007 ormai volge al termine, e un nuovo anno sta per cominciare. Numerosi ricordi malinconici degli avvenimenti che ci hanno visto partecipi,nel bene o nel male, compaiono nella nostra mente lasciandoci un incolmabile senso di nostalgia. Ma questo è il tempo, scorre inesorabile non preoccupandosi degli uomini, portandosi via con se tutto quello che ci appartiene. Una cosa sola,però, non potrà mai sottrarci, la speranza di un futuro migliore.Auguro a tutti un anno sereno e felice. Per farlo vi propongo una canzone di John Lennon, Imagine. Un inno alla pace e alla fratellanza, auspicandosi che il 2008 ne sia pieno....

Ogni anno 1300 morti sul lavoro

I sindacati hanno fatto il punto diffondendo cifre terribili sull'anormalità italiana. Siamo un paese in cui ogni anno in media muoiono 1.328 persone per infortuni sul lavoro. Di questi l'8% sono donne. Due terzi, circa 850 lavoratori, perdono la vita per cadute dall'alto in edilizia; ribaltamento del trattore in agricoltura o in un incidente stradale nel trasporto merci per le eccessive ore alla guida. I dati, che si riferiscono alla media del triennio 2003-2005, evidenziano inoltre che gli infortuni ufficiali sono 961.163 ogni anno. La riduzione e' tutta maschile, mentre per le donne e' in crescita, con una media del 26%. Senza contare tutti gli infortuni non denunciati all'Inail, e quindi non contabilizzati nelle statistiche, che potrebbero essere, secondo una stima, almeno 200 mila. Altri 300 morti ancora, secondo le stime dell'Ilo (l'Ufficio internazionale del lavoro), sarebbero da ricondurre a malattie di origine professionale. In Europa, stima l'Ilo, per ogni morto d'infortunio decedono altre quattro persone a causa di malattie di origine lavorativa. L'Ilo stima inoltre 13 mila morti l'anno in Italia a causa di esposizione a sostanze chimiche.

domenica 30 dicembre 2007

I "politici" italiani

Ecco un elenco dei vantaggi di cui i nostri politici (se così si possono definire) godono:
STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese
PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (quasi sempre familiare o amico)
RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese
INDENNITÀ’ DI CARICA da Euro 335,00 circa ad Euro 6.455,00 A cui si aggiungono:
TELEFONO CELLULARE gratis
TRIBUNA D’ONORE NEGLI STADI gratis
TESSERA DEL CINEMA gratis
TESSERA TEATRO gratis
TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis
FRANCOBOLLI gratis
VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis
VIAGGI TRENO CARROZZA LETTO gratis
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis
CORSO LINGUA STRANIERA gratis
PISCINE E PALESTRE gratis
VAGONE RAPPRESENTANZA DELLE FS gratis
AEREO DI STATO gratis
USO DI PREFETTURE ED AMBASCIATE gratis
CLINICHE gratis
RIMBORSO SPESE MEDICHE gratis
ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis
ASSICURAZIONE IN CASO DI MORTE gratis
AUTO BLU CON AUTISTA gratis
GIORNALI gratis
RISTORANTE gratis
LIQUIDAZIONE uno stipendio per ogni anno di mandato
PENSIONE diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento
INDENNITÀ’ DI CARICA privilegi per ex-presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera (es: la signora Pivetti, ex-presidente della Camera dei Deputati, disporrà per tutta la vita di un auto blu e di una scorta sempre a suo servizio).
E poi ci sono persone che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese...

Motivi per dire di no al nucleare in Italia

  1. nessuno ha risolto il problema delle scorie;
  2. il nucleare continua a essere molto costoso, e poco efficiente dal punto di vista termodinamico. Costruire una centrale nucleare costa 10 volte più di una centrale tradizionale, e la sua resa termodinamica è risibile dato che non abbiamo sistemi per convertire direttamente energia nucleare in energia elettrica, ma tutto passa attraverso la dispersione termica (il riscaldamento di acqua);
  3. costruire una centrale nucleare significa impiegare ingenti risorse finanziarie, e vedere la prima energia prodotta dopo almeno 10-15 anni. Tanto ci vuole per costruire una centrale nucleare. Chi vuole affrontare i problemi dell’energia, che sono quelli di oggi, non vedrà energia proveniente da queste centrali se non dopo almeno dieci anni (se va bene);
  4. nessuno ha ancora risolto il problema di come smantellare una centrale nucleare una volta che essa ha esaurito la sua vita. Una centrale nucleare "dura" una ventina di anni: e dopo? Dopo sappiamo solo che occorrono 10 anni altri per raffreddare il nocciolo. Dopodiché occorrerebbe trovare il sistema di stoccare le tonnellate di acciaio e cemento radioattivi: con quali soldi? dove? in che modo?
  5. continuiamo a non avere miniere di uranio; saremo soggetti al "mercato" così come avviene ora per il petrolio;
  6. con i problemi di instabilità politica, una centrale nucleare è la prima cosa che un "terrorista" vorrebbe far saltare in aria. Questo significa che per proteggere una centrale nucleare occorre mettere in campo ulteriori costi e risorse senza la sicurezza di riuscire a farlo davvero;
  7. perché non si vuole investire nell’energia riciclabile e alternativa?

E voi cosa ne pensate, sareste favorevoli alla costruzione di impianti nucleari in Italia? Attendo le vostre risposte...

sabato 29 dicembre 2007

All You Need Is Love - The Beatles

Una delle più famose canzoni dei Beatles,contenente un messaggio chiaro: L'amore è tutto...

Killer Kola

La più grande produttrice della bevanda simbolo del capitalismo è accusata di Crimini di Lesa Umanità verso sindacalisti e lavoratori sindacalizzati.
Nel 2000 gli sono stati attribuiti l’80% degli omicidi mondiali di esponenti sindacali (112 morti assassinati); nel 2001 è stata accusata di 193 assassini. Per eliminare persone scomode Coca-Cola si appoggia ad eserciti e gruppi paramilitari.
Nel marzo 2002 un rappresentante del sindacato SINALTRAINAL è giunto in Italia per denunciare la grave condizione dei lavoratori delle ditte di imbottigliamento in Colombia, dove la metà dei lavoratori iscritti al sindacato sono stati licenziati e 14 dirigenti sindacali sono stati uccisi.
Un ricerca del Codacons ha stabilito che l’aspartame, una sostanza presente in alcuni prodotti "dietetici" (es.: Coca cola Light) genera danni al cervello soprattutto nei bambini e nei feti se assunto dalle donne in gravidanza.
Promuovendo l’uso di lattine e contenitori e bottiglie di plastica, Coca cola non si cura dei devastanti effetti causati dall’estrazione dell’alluminio nei paesi d’origine, né de problema dei rifiuti.
Inoltre, secondo l’inglese Naturwatch, utilizza ingredienti sperimentati sugli animali.

Il volto oscuro della Nestlè

Fondata in Svizzera nel 1860, la Nestlé è la maggiore multinazionale agroalimentare del pianeta, leader nel settore del latte in polvere (nel 2002 controllava il 35-50% del mercato mondiale), dell’acqua (in Italia nel 2000 controllava il 30% del mercato) e del caffé.
Nestlé è accusata di aver promosso la vendita dei suoi prodotti con campagne aggressive e irresponsabili, entrando negli ospedali, con uno stuolo di rappresentanti, per convincere i medici all’uso del latte artificiale e per distribuire campioni gratuiti anche alle madri, future possibili acquirenti. In alcuni paesi, come il Pakistan, le ingerenze della Nestlé si sono spinte alla sfera politica.
La diffusione di false notizie sulla superiore composizione del latte in polvere e le complicità di medici e politici corrotti, hanno condotto ad una drastica riduzione dell’allattamento materno (es.: in Cile dal 1950 al 1970 i neonati allattati al seno sono passati dal 95% al 20%). Nel Terzo Mondo la principale conseguenza della diffusione di massa dell’allattamento artificiale è la morte di circa 1.500.000 di bambini ogni anno. Su questo tragico bilancio pesano in primo luogo la povertà, che non permette ai genitori di assicurare ai figli le dosi di latte in polvere minime necessarie (l’allattamento artificiale di un bimbo di 6 mesi in Nigeria richiedere oltre il 47% dello stipendio minimo di un operaio) e in secondo luogo la mancanza di igiene (acqua malsana e impossibilità di sterilizzare biberon e tettarelle).
In Italia nel Marzo 2000 Nestlé è stata condannata dall’Antitrust per essersi accordata con Milupa, Nutricia, Heinz, Abbott e Humana al fine di distribuire il latte artificiale per la prima infanzia solo in farmacia (a prezzi 2 o 3 volte superiori rispetto alle altre capitali europee) e per essersi spartita le forniture gratuite agli ospedali
In Colombia nel novembre 2002 il Dipartimento Amministrativo di Sicurezza ha smascherato il tentativo della Nestlé di mettere sul mercato tonnellate di latte in polvere scadute provenienti dall’Uruguay. In questo paese la politica di importazione del latte operata da Nestlé, Danone e Parmalat, ha danneggiato l’economia nazionale causando la sovrapproduzione di latte fresco (impoverimento dei piccoli produttori, perdita di posti di lavoro nell’indotto, ecc.).

venerdì 28 dicembre 2007

L'Italia imbroglia sugli aiuti all'Africa

L'Italia e la Francia non hanno mantenuto nessuna delle loro promesse sugli aiuti umanitari per l'Africa. A formulare questo durissimo giudizio, in un'intervista rilasciata al quotidiano tedesco 'Sueddeutsche Zeitung', è il cantante Bono, secondo il quale solo il cancelliere Angela Merkel ha tenuto fede agli impegni presi nel corso dell'ultimo vertice del G8 ad Heiligendamm.
«La Germania non ha imbrogliato - spiega il leader degli U2 al giornale - e lo si può constatare nella sua legge Finanziaria. Ad avere imbrogliato sono stati gli altri, la Francia e l'Italia. Durante un mio incontro con i capi di governo ad Heiligendamm - denuncia il musicista - uno di loro si è addormentato mentre stavo parlando». Alla richiesta di rivelare chi fosse l'affaticato leader', Bono si mantiene sul vago: «Nomi non ne faccio», taglia corto. «Forse è dipeso dal fatto che io sono un tipo noioso, ma la signora Merkel non si è addormentata. Ha mostrato interesse, e soprattutto non ha promesso molto e mantenuto poco. Sono stati specialmente gli italiani, invece, a violare tutte le promesse che avevano fatto».
Il cantante annuncia poi che i suoi molti impegni di carattere umanitario non gli impediranno di rituffarsi presto nell'attività musicale. «L'anno prossimo tornerò al mio naturale posto di lavoro - anticipa Bono - e registrerò un altro disco, anche se continuerò a viaggiare molto per conto dell'organizzazione umanitaria Data. I miei colleghi degli U2 - aggiunge con un pizzico di ironia - hanno però già inviato foto del sottoscritto a tutte le stazioni di polizia del mondo, con la richiesta di fermarmi e di rispedirmi subito a casa».

domenica 23 dicembre 2007

Tutto quello che non vogliono farci sapere su McDonald's

McDONALD'S spende ogni anno oltre 1,8 miliardi di dollari in tutto il mondo in pubblicità e promozioni costruendosi così un'immagine attraente e premurosa, ma dietro il faccione demente di Ronald il clown si nasconde l'unico interesse di McDonald: il profitto a tutti i costi.
Attraverso pubblicità e promozioni dirette per lo più ai bambini McDonald's reclamizza cibo non salutare perché ricco di grassi, zuccheri e sale, e povero di fibre e vitamine. Tutto ciò aumenta il rischio di malattie al cuore,di cancro e di diabete; inoltre il cibo contiene anche molti adittivi chimici, alcuni dei quali possono causare stati febbrili, ed iperattività nei bambini.Nel suo folle tentativo di accumulare sempre maggiori profitti, McDonald's sfrutta i lavoratori con salari bassi e non paga gli straordinari; inoltre si oppone alla sindacalizzazione e impedisce (con la minaccia di licenziamento) qualsiasi forma di protesta dei lavoratori per il miglioramento delle pessime condizioni di lavoro. McDonald's, come se non bastasse, deruba i poveri e danneggia l'ambiente disboscando foreste pluviali, spingendo gli abitanti di quelle zone ad andarsene, il tutto per vendere il legno o per dare spazio agli allevamenti di bestiame o per coltivare i foraggi utilizzati per nutrire gli animali che verranno mangiati nell'Occidente. Il metano emesso dagli allevamenti bovini di McDonald's è una delle maggiori cause del problema del "surriscaldamento della Terra". Per di più, ogni anno McDonald's usa una inimmaginabile quantità di confezioni di vari tipi, con un inutile spreco di carta, cartone e plastica, che spesso hanno una durata di circa un minuto (dal bancone al tavolino), molte altre, invece, finiscono come sporcizia per strada. Ancora, McDonald's assassina e tortura gli animali, infatti la maggior parte della carne proviene da allevamenti intensivi, in cui le condizioni sono indescrivibili; il cannibalismo ed la trasformazione di animali erbivori in carnivori è la regola, gli animali non vanno mai all'aria aperta ed al sole e non hanno libertà di movimento, al contrario sono costretti in box che a malapena li contengono, le loro morti sono spietatamente barbare.
Da ricordare che nel 1991 McDonald's è stato responsabile di una serie di avvelenamenti da cibo in Gran Bretagna, a causa dei quali le persone colpite soffrirono di gravi insufficienze renali.

Le torture "segrete" della CIA

A Langley, il quartier generale della Cia, hanno distrutto, contravvenendo agli ordini del potere politico, i video con il brutale interrogatorio di due terroristi.
In particolare quello di Abu Zubayda, un operativo di Al Qaeda, sottoposto al «sottomarino». Lo hanno immerso a testa in giù nell’acqua con uno straccio avvolto attorno al capo. Una situazione che provoca panico nel prigioniero, in quanto pensa di annegare. Un metodo duro e disumano.
Ciò che scandalizza di tale avvenimento è che Il “Washington Post” ha rivelato che alcuni tra i più importanti congressisti erano stati informati sulle tecniche impiegate dalla Cia negli interrogatori. Sistemi introdotti nel 2002 e svelati, tre anni dopo, dalla rete Abc. La «lista» prevedeva: 1) Scuotimento: il detenuto viene preso per la maglia e scosso in modo violento. 2) Lo schiaffo: una percossa a mano aperta sul volto. 3) La pancia: il prigioniero è colpito a mano aperta sullo stomaco; provoca dolore ma non causa danni interni. 4) Il “palo”: la persona deve restare in piedi, in manette, incatenata al suolo per oltre 40 ore. E’ una delle tecniche più temute. 5) La cella fredda: il prigioniero è tenuto nudo in una cella dove la temperatura è mantenuta sotto lo zero. Ogni tanto viene colpito con getti d’acqua. 6) Water-boarding (sottomarino): Il detenuto è immerso ripetutamente nell’acqua, con la testa coperta da uno straccio o da cellophane. Per gli esperti la vittima può resistere una manciata di secondi. A queste tecniche se ne sono aggiunte altre, impiegate da servizi di sicurezza mediorientali. 1) Rovesciamento dell’orologio biologico dell’arrestato, non facendogli capire quando è giorno o notte. 2) Privarlo del sonno per 72 ore. 3) Esporre il sospettato a temperature elevate quindi costringerlo a stare in una cella ghiacciata. 4) Assalto sensoriale: il prigioniero è tenuto in una cella con la luce sempre accesa e viene “bombardato” da musica psichedelica ad alto volume. Sull’efficacia di questi metodi non pochi 007 hanno espresso dubbi. Oltre alle implicazioni morali (ma che sono relative nel mondo degli 007), c’è il problema che il prigioniero, terrorizzato, può cercare di evitare altre violenze fornendo versioni non veritiere. E il suo racconto, oltre a non essere utilizzabile in un’aula di tribunale, è fuorviante.

sabato 22 dicembre 2007

Beatles

Una panoramica sul fantastico e psichedelico mondo dei beatles

Enzo Biagi, intervista a Don Luigi Ciotti

Fortunatamente nel mondo esistono ancora persone che si battono per delle giuste cause, non temendo le possibli conseguenze. Tra queste persone vi è sicuramente Don Ciotti, un esempio per tutti e un modelle da seguire...

Lo smog fa il giro del mondo

Vi propongo un interessante articolo tratto da Repubblica.
Gli scienziati dell'Università di Washington già da un decennio avevano intuito che lo smog potesse fare il giro del mondo. Questa consapevolezza li ha portati a studiare il percorso della polvere del deserto del Gobi, fino a scoprire che questa era in grado di attraversare l'Oceano Pacifico e mescolarsi con la polluzione atmosferica della costa occidentale nordamericana. Emily Fisher, una ricercatrice dell'università di Washington, è riuscita per la prima volta a dimostrare quello che per molti scienziati è stato per anni solo un sospetto: le zone meno inquinate della Terra corrono il serio rischio di venire "contaminate" dalle polveri sottili dei centri metropolitani, con gravi pericoli per la salute della popolazione mondiale e del pianeta.
Per il suo studio la Fisher ha utilizzato due database, uno relativo alle tempeste desertiche nei deserti del Gobi e del Taklimakan e uno contenente informazioni sulla qualità dell'aria della costa americana occidentale, entrambi compilati fra il 1998 e il 2006. Incrociandoli è riuscita a dimostrare che nei mesi primaverili le polveri provenienti dalle zone più aride di Cina e Mongolia sono presenti e molto comuni nell'aria di città come Los Angeles o San Diego. I risultati delle sue osservazioni sono stati presentati al meeting dell'American Geophysical Union di San Francisco, riscuotendo l'interesse della comunità scientifica mondiale. Secondo lo studio, tutto questo si verificherebbe quando le tempeste desertiche sono più aggressive. In questo caso, le particelle di polvere rintracciabili a migliaia di chilometri di distanza aumenterebbero di due volte e mezzo. E si tratta di materiale che, essendo tanto "leggero" da poter viaggiare attorno al Pianeta, è facilmente inalabile da parte delle persone.

venerdì 21 dicembre 2007

Caccia alle megattere, il Giappone rinuncia

Il Giappone rinuncia a uccidere le megattere. Lo ha affermato il portavoce del governo di Tokyo, Nobutaka Machimura, confermando le notizie riportate dalla rete televisiva pubblica NHK. Una decisione che arriva dopo le vibranti proteste dell'Australia e le crescenti pressioni internazionali (anche l'Italia aveva chiesto agli altri Stati membri dell'Ue di aderire alla Convenzione baleniera mondiale (Iwc) per difendere la moratoria sulla caccia alle balene e fare blocco comune contro il Giappone). Un passo indietro, dunque, per il governo nipponico, che il mese scorso aveva inviato sei baleniere per l'annuale mattanza nel Pacifico. Obiettivo: un migliaio di balene da uccidere, tra le quali figuravano, per la prima volta in quarant'anni, anche le megattere, considerate a rischio di estinzione e particolarmente amate dai "whale whatcher" per i loro salti acrobatici. Secondo il Giappone, si trattava di un programma di ricerca "scientifica". Per tutta risposta, il governo australiano aveva annunciato l'invio di aerei e di una nave per sorvegliare la missione di pesca alla balena del Giappone e raccogliere elementi in vista di un'eventuale azione giudiziaria.

giovedì 20 dicembre 2007

La sotria del rock: parte 3

« "If the doors of perception were cleansed, everything would appear to men as truly it is; infinite." »
"Quando le porte della percezione saranno aperte, tutto apparirà agli uomini com'è veramente, infinito."
« Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra. »
(Jim Morrison)

The Doors furono un gruppo musicale rock statunitense, fondato nel 1965 da Jim Morrison (cantante), Ray Manzarek (tastierista), Robby Krieger (chitarrista) e John Densmore (batterista). Sono considerati fra i gruppi più influenti della musica rock; hanno riscosso enorme successo tra il pubblico e anche la critica è sempre stata unanime nel giudicare positivamente la loro musica che unisce elementi rock, blues, psichedelici, pop e jazz. Alcuni dei loro brani (per esempio Light My Fire e Riders on the Storm, ma se ne potrebbero citare altre dozzine) sono considerati dei classici assoluti e sono stati reinterpretati da numerosi artisti delle generazioni successive. Gran parte della leggenda dei Doors è legata al carisma del cantante Morrison, uno dei più celebri frontmen del rock anni '60 e '70, e forse di sempre. Il gruppo si sciolse definitivamente nel 1973, due anni dopo la morte di Morrison.

mercoledì 5 dicembre 2007

Violentata da sette preti, triste cronaca di un avvenimento terribile

Rita Milla, 46 anni, è diventata l'ennesimo tragico caso di uno scandalo che non accenna a placarsi negli Stati Uniti. La donna, che oggi ha 46 anni, ha vinto una clamorosa (e lunga) causa di risarcimento per aver subito violenze sessuali da sette preti a partire dall'età di 16 anni; l'arcidiocesi di Los Angeles, retta dal cardinale Roger Mahony, dovrà pagarle mezzo milione di dollari. Non solo: la donna ha avuto una figlia da uno di questi sacerdoti, mentre un altro aveva cercato di farla abortire dandole il denaro per recarsi nelle Filippine dove mettere in atto l'interruzione della gravidanza.
La notizia della vittoria giudiziaria di Rita Milla è rimbalzata su tutti i media americani. Per la diocesi di Los Angeles si tratta tuttavia solo dell'ultimo capitolo di una lunga serie di eventi negativi relativi allo scandalo degli abusi sessuali: di recente la Chiesa della metropoli californiana aveva sborsato ingenti risarcimenti per numerosi casi di violenze e molestie sessuali.

Le pretese del "re"

Sarà una lunga battaglia che avrà come teatro le aule dei tribunali. Una battaglia a suon di articoli della Costituzione italiana e della Convenzione dei diritti dell'uomo. Un braccio di ferro che porterà l'Italia indie­tro di oltre cinquant'anni, a ri­vivere il periodo del fascismo e della guerra, della monarchia e della nascita della Repubblica.
I protagonisti sono i membri del­la ex famiglia reale dei Savoia, che hanno deciso di chiedere 260 milioni di euro di danni allo Stato italiano, come risarcimento morale dei 54 an­ni di esilio. La richiesta è così suddivisa: 170 milioni di euro in­vocati da Vittorio Emanuele e 90 milioni da suo figlio Ema­nuele Filiberto, più gli interessi. Inoltre i Savoia vogliono la re­stituzione dei beni confiscati dallo Stato al momento della nascita della Repubblica Italia­na.
Questo fatto è a dir poco surreale. Forse Vittorio Emanuele e suo figlio si sono dimenticati che il periodo delle monarchia è finito, e che non hanno più alcuna autorità sullo stato, in quanto esiste fortunatamente un sistema democratico basato sulla repubblica. Ma non provano un minimo di vergogna, a chiedere un risarcimento dopo aver permesso a Mussolini l'instaurazione del fascismo, portando cosi l' Italia sull'orlo del baratro....
Mi rifiuto assolutamente di chiamare Vittorio Emanuele re, in quanto tale espressione è il simbolo di una mentalità vecchia e medievale, dove il potere veniva consegnato nelle mani di un' unica persona, tralasciando così la cosa più importante: il potere è del popolo, non del sovrano.