giovedì 22 novembre 2007

Boom della cocaina in Europa

E' boom per la cocaina, in Italia come in Europa: quattro milioni e mezzo sono gli europei che l'hanno consumata almeno una volta negli ultimi 12 mesi, un milione in più rispetto all'anno scorso. Nell'annuale rapporto dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Oedt), la triste classifica dei paesi dove si consuma maggiormente cocaina colloca l'Italia al terzo posto, preceduta da Spagna e Gran Bretagna.Il numero di morti per droga non accenna a diminuire: nonostante la politica di prevenzione e il grande impegno antidroga mostrato dai paesi della Unione, nel 2005 i decessi correlati all'uso di stupefacenti in Europa e Norvegia sono stati fra i 7.000 e gli 8.000.
L'ultimo capitolo del rapporto è riservato all'ecstasy, la droga sintetica più usata nei 17 Paesi europei presi in esame. L'Europa consuma il 38 per cento di tutte le "pasticche" prodotte nel mondo. L'Oedt cita anche una ricerca inglese, secondo cui tra il 1999 e il 2003, il consumo di pastiglie fra i ragazzi è più che raddoppiato.

Beppe Grillo, eroe o astuto oratore?

Fino a poco tempo fa era esploso il caso Beppe Grillo. Finalmente qualcuno si era deciso a dare una bella scrollata alla nostra politica Italiana. Con la sua comicità e con i suoi discorsi aveva sottolineato il malessere del paese, cercando in tal modo di dare una svolta alle cose. Una serie di fortunate apparizioni, il V-Day e poi...... più nulla.
Tutte quelle belle parole, quei progetti, quelle idee che fine hanno fatto? è cambiato qualcosa?Grillo è riuscito ad avviare un processo che portasse a un miglioramento generale del nostro paese? oppure tutto ciò non erano altro che un modo per farsi pubblicità e per acquistare il consenso di alcune persone?
Ancora una volta le parole si sprecano nell' aria e di risultati se ne vedono pochi....
La mia perplessità aumenta, e guardo con sempre maggiore circospezione verso il futuro.

mercoledì 21 novembre 2007

Spietata caccia alle balene nel Polo Sud

Sono partite all'assalto nel più totale anonimato, spegnendo i segnali radio che permettono di identificare le navi. Tra un mese arriveranno a destinazione, nell'area antartica, per festeggiare il Natale massacrando balene. Sono le otto imbarcazioni che costituiscono la flotta da caccia giapponese: quattro catcher per inseguire e uccidere le prede, una nave fattoria per macellare i più grandi animali del mondo, un paio di ricognitori e una barca appoggio. Gli arpioni nipponici si muovono verso Sud con l'obiettivo di uccidere più di mille balene in nome della scienza. Tokyo non può violare formalmente la moratoria che è stata decisa vent'anni fa dalla Commissione baleniera internazionale allo scopo di evitare la rapida estinzione di "Moby Dick": la sua è ufficialmente una missione di studio. Ma una balenottera comune (che noi chiamiamo così perché si trova anche nel Mediterraneo anche se ormai è tutt'altro che comune) pesa tra le 60 e 80 tonnellate: sembrerebbe offrire materiale sufficiente per dare lavoro a parecchi laboratori, eppure da due decenni la flotta giapponese uccide "per motivi scientifici" centinaia di balene l'anno. Questa volta Tokyo ha alzato il tiro: nel mirino degli arpioni entreranno non solo 935 balenottere minori e 50 balenottere comuni ma per la prima volta anche 50 megattere, una specie molto rara.

sabato 17 novembre 2007

La tortura nel mondo: un deliberato attacco alla dignità umana

Vi propongo un interessante articolo tratto dal sito italiano di Amnesty International.
La tortura è un fenomeno semi-clandestino: fino a quando non viene inchiodato dalle “immagini”, nessun governo ammette che nel suo paese sia praticata la tortura. Del resto nessuna legge, nazionale o internazionale, la permette o giustifica. La tortura è una violazione dei diritti umani vietata, dunque, ma non impedita.In 132 paesi del mondo si tortura per estorcere confessioni, punire reali o presunti colpevoli di reati, imporre disciplina o supremazia psicologica, seminare il terrore. La tortura è, dal punto di vista chi la usa, un metodo estremamente efficace: anche quando non uccide, incute paura e annichilisce. Il suo obiettivo ultimo non è la morte della vittima ma il suo annientamento come essere umano, l’annullamento della sua personalità, dignità, individualità. Non a caso, le conseguenze psicologiche e sociali della tortura sono ben più profonde e difficili da cancellare di quelle fisiche.La tortura esiste perché fa parte di un vero e proprio “sistema”, fatto di azioni (l’ordine di torturare, la “formazione” del torturatore, l’atto della tortura, la supervisione da parte di un medico) e di omissioni (la negazione delle responsabilità, le mancate indagini, l’assenza di punizioni) e reso possibile da una parola-chiave: impunità, ovvero quel meccanismo per cui i responsabili della tortura non vengono puniti e le vittime della tortura non ottengono giustizia.

Petizione per l'ambiente

TUTTI COLORO CHE VORREBBERO UNA LEGGE CHE OBBLIGHI LE MULTINAZIONALI DEL PETROLIO AD INSTALLARE DISTRIBUTORI DI IDROGENO IN OGNI STAZIONE DI SERVIZIO E A PRODURLO UTILIZZANDO ENERGIE ALTERNATIVE, POSSONO FIRMARE LA RELATIVA PETIZIONE ONLINE CLICCANDO QUI: http://www.petitiononline.com/idrogeno/petition.html

venerdì 16 novembre 2007

Voto storico all'Onu

Sì alla moratoria della pena di morte.
La Risoluzione ha ottenuto 99 voti a favore
Ora il testo passerà all'assemblea generale. Entro la metà dicembre il voto definitivo sulla proposta italiana
Voto all'Onu: con 99 voti a favore, 52 contrari e 33 astensioni la terza comissione delle Nazioni Unite ha approvato la Risoluzione sulla moratoria della pena di morte fortemente voluta dall'Italia. La risoluzione L29 era stata presentata da Nuova Zelanda e Brasile, e depositata presso la Terza Commissione il 1 novembre scorso, e il 15/11/07 erano iniziate le procedure di voto con l'esame degli emendamenti. Il testo - che passerá ora all'assemblea generale, dove dovrebbe essere votata entro la metá di dicembre - ha ottenuto due voti in più della maggioranza richiesta dei 97 necessari, per ottenere la maggioranza assoluta. L'Italia conduceva la battaglia per la moratoria sulla pena di morte da 13 anni e i tre precedenti tentativi, nel 1994, nel 1999 e nel 2003, erano falliti.

La storia del rock: parte 2

I Rolling Stones sono una tra le più importanti band ed espressione del rock, ovvero di quel genere musicale che è l'evoluzione del rock & roll anni ' 50, rivisitato da loro in chiave più dura con ritmi lascivi, canto aggressivo e testi volgari, il tutto condito da penetranti dosi di sesso e dalla celebrazione delle droghe pesanti. Per il loro essere (fin troppo) trasgressivi furono chiamati i"brutti, sporchi e cattivi" e contrapposti ai più rassicuranti Beatles ( Anche se tale contrapposizione fu creata spesso dagli stessi Rolling Stones che si comportavano in modo volutamente antitetico rispetto ai Beatles , creando così un modello alternativo ad uso e consumo della stampa musicale ). I Rolling Stones sono stati, e sono tuttora, una autentica pietra miliare nell'evoluzione della musica del novecento, portando sotto i riflettori il malcontento e di conseguenza la protesta di intere generazioni, incarnando cosi' il travagliato spirito dei grandi bluesman del passato e scegliendo una frase di una canzone di uno di questi (Muddy Waters) come nome del loro gruppo.

lunedì 12 novembre 2007

L' importanza del silenzio

Mi accorgo sempre di più che ognuno di noi cerca sempre di affermare il proprio ego personale sugli altri, di essere al centro dell' attenzione, di pensare solamente a se stesso. Così facendo noi continuiamo a parlare convinti di avere la conoscenza di ogni cosa, di sapere sempre qual' è la strada giusta da intraprendere. Questa società, questo mondo e le persone che lo abitano, sembrano avere la risposta a ogni domanda e, parlano, parlano,parlano. Se solo una volta ognuno stesse in silenzio e provasse ad ascoltare l'altro, senza interromperlo, senza sopraffarlo con le proprie idee o teorie, allora forse capiremo cose che fino da allora non erano state prese da noi in considerazione. Se per una volta calasse il silenzio, tutte le parole vuote e prive di significato cadrebbero, e rimarremo soli con noi stessi, con la nostra realtà più nascosta che spesso non emerge, e sarà proprio grazie a questa che ognuno di noi troverà il giusto equilibrio, che lo terrà a galla in questo mondo.
Forse il saper ascoltare gli altri e la capacità di entrare dentro di noi fino al profondo delle nostre radici, e quello che in questa società manca... Perché il silenzio e l' ascolto a volte valgono più di mille parole.

Calcio = Violenza ?

Scattano i primi provvedimenti dopo la domenica di follia nel calcio: chiuse a tempo indeterminato le curve di Bergamo e Taranto. Le trasferte dei tifosi saranno limitate da due norme restrittive: la possibilità dei prefetti di chiudere settori dello stadio per motivi di ordine pubblico e il divieto di vendita cumulativa dei biglietti, che potranno essere acquistati uno per persona e solo nella provincia dove si gioca la partita. In sostanza, a quanto si è appreso, un tifoso per andare in trasferta dovrebbe prima recarsi nella provincia dell'incontro per acquistare il biglietto. E ancora: i questori potranno vietare le gare anche nel caso di incidenti al di fuori dello stadio.Inoltre, La decisione di sospendere il campionato potrebbe essere presa oggi stesso dalla Federcalcio.
Questi episodi di violenza dovrebbero far riflettere tutti noi. Capibile e il rancore e il senso di smarrimento che alberga ora nei cuori dei tifosi, per la morte del giovane Gabriele Sandri, ma ciò non deve diventare il pretesto per commettere atti criminali e vandalici. Spero che vengano presi seri provvedimenti al riguardo, sopprattutto il definitivo stop del campionato sarebbe la scelta ideale per tentare di restituire a questo calcio malato, gli immensi valori che lo hanno reso lo sport più bello del mondo....

Crimea, disastro ecologico. Affondano 4 navi

All'alba di ieri in Crimea si è verificato un fatto sconcertante. Una petroliera è affondata ed ha sparso vicino alla costa circa 2 mila tonnellate di gasolio. Altre navi cariche di zolfo e di minerali ferrosi si sono inabissate. Il tutto mentre l'intera penisola di Crimea rimaneva al buio, come effetto dei venti e dei lampi causati dalla forte tempesta. I meteorologi non prevedono nulla di buono perché ritengono che il nubifragio durerà a lungo, forse tre giorni. Questo rende difficoltose le operazioni di salvataggio degli equipaggi e impossibile il recupero del carburante finito in acqua. «Ci vorranno forse anni per ripulire il disastro», ha detto uno dei responsabili locali.
Gli effetti, purtroppo, non possono lasciare indifferenti i Paesi del Mediterraneo, dove il Mar Nero riversa le sue acque ora cariche di veleni. Urge quindi un' immediata soluzione.

domenica 11 novembre 2007

La pena di morte

Amnesty International: oltre 20.000 prigionieri nei bracci della morte.
Secondo i dati sull’applicazione della pena di morte nel mondo, diffusi oggi dall’organizzazione per i diritti umani, nel 2005 sono state messe a morte almeno 2.148 persone in 22 paesi. Il 94% delle esecuzioni ha avuto luogo in Cina, Iran, Arabia Saudita e Usa.
Lo scorso anno sono state emesse 5.186 condanne a morte in 53 paesi. Le informazioni in possesso di Amnesty International evidenziano che in Cina vi sarebbero state circa 1.770 esecuzioni. Ma il numero effettivo potrebbe essere molto più alto: secondo un esperto legale cinese, sarebbero circa 8.000 i prigionieri messi a morte nel paese ogni anno.
Nel corso del 2005 in Iran sono stati messi a morte almeno 94 prigionieri, in Arabia Saudita almeno 86. In entrambi i paesi, i dati reali potrebbero essere più alti. Sono invece 60 le esecuzioni registrate in Usa, più di 1.000 dal 1976, anno della reintroduzione della pena capitale. Tuttavia, i dati resi pubblici oggi sono approssimativi a causa del segreto che circonda l’applicazione della pena di morte. Molti governi, come quello cinese, rifiutano di pubblicare statistiche ufficiali sulle esecuzioni, in paesi come il Vietnam le informazioni su questo argomento sono considerate ‘segreto di Stato’. Il rapporto di Amnesty International mette in luce, inoltre, le conseguenze mortali dei processi iniqui. In Giappone, diverse persone sono state condannate a morte dopo essere state sottoposte a maltrattamenti, costrette a confessare crimini mai commessi. In paesi come la Bielorussia e l'Uzbekistan un sistema penale pieno di falle e minato dalla corruzione crea terreno fertile per errori giudiziari. Secondo denunce attendibili, le esecuzioni in Uzbekistan avvengono spesso dopo processi iniqui, a seguito di maltrattamenti e torture con lo scopo di estorcere confessioni.
Spontaneamente sorge un interrogativo, come può lo stato arrogarsi il diritto di decisione della vita di un essere umano. Quale potere gli permette di fare ciò?. L' abolizione della pena di morte è una delle più grandi battaglie del nostro tempo da sostenere, perchè punire è legittimo ma uccidere è sempre sbagliato.

Droga, aumentano i teenager in cura

Vi propongo un interessante articolo tratto dal Corrire della sera.
Per la prima volta in Italia aumenta la percentuale di teenager in cura nei servizi pubblici per le tossicodipendenze. È quanto emerge dalla «Rilevazione attività nel settore delle tossicodipendenze - Anno 2006» appena pubblicata sul sito del ministero della Salute.
Secondo il rapporto, infatti, dei 171.353 tossicodipendenti in cura nei 544 Sert, lo 0,2%, pari a 327, ha un'età inferiore ai 15 anni. In tutti gli anni considerati, dal 1991 al 2006, si è passati da 87 a 327 ragazzi sotto i 15 anni in cura, ma con una percentuale costante sul totale pari allo 0,1% negli anni, fino, appunto, a raggiungere lo 0,2% lo scorso anno. Secondo la rilevazione, comunque, nel tempo si osserva un evidente e progressivo invecchiamento dei pazienti afferenti ai servizi: la percentuale di pazienti di età 20-24 è diminuita (28,6% nel 1991, 11% nel 2006) e quella relativa alla fascia di età più avanzata (maggiore di 39 anni) è regolarmente aumentata (2,8% nel 1991, 27,5% nel 2006).
Per quanto riguarda le sostanze assunta, il 71,3% degli utenti in carico nel 2006 ha assunto primariamente eroina, mentre l'uso primario di cannabinoidi e di cocaina ha riguardato, rispettivamente il 9,6% e il 14% dei soggetti trattati. Analizzando il trend si nota una diminuzione del ricorso all'eroina (90,1% nel 1991, 85,6% nel 1998, 71,3% nel 2006) e un aumento a partire dal 1995, molto evidente negli anni 2000, del consumo di cocaina (1,3% nel 1991, 14% nel 2006); la percentuale di utilizzatori di cannabinoidi, in crescita nel tempo, sembra negli anni più recenti essersi stabilizzata intorno al 10%.
Questi dati sono sconcertanti, sintomi di un problema con radici profonde. Attendo i vostri commenti...