domenica 24 febbraio 2008

La guerra in Iraq

La guerra in Iraq ha causato finora più di un milione di morti.
L'indagine di Orb è stata effettuata interpellando 2.414 adulti e ha scoperto che il 20% delle persone hanno avuto almeno un morto in famiglia. Secondo i dati dell'ultimo censimento completo in Iraq, effettuato nel 1997, nel Paese vi erano 4,05 milioni di nuclei familiari, una cifra su cui Orb si è basata per calcolare che approssimativamente 1,03 milioni di persone sono morte a causa della guerra.
La ricerca ha interessato 15 delle 18 province irachene. Fra quelle non incluse figurano due delle regioni più turbolente - Kerbala e Anbar - e la provincia settentrionale di Erbil, dove le autorità hanno rifiutato il permesso di effettuare l'indagine. L'Orb, un'organizzazione non governativa fondata nel 1994, effettua ricerche per i settori pubblico, privato e del volontariato. Il direttore del gruppo, Allan Hyde, ha affermato di non aver avuto altro obiettivo che registrare il più accuratamente possibile il numero di morti fra la popolazione irachena come conseguenza dell'invasione e dell'occupazione militare.
L'avventura in Mesopotamia dell'amministrazione Bush era partita come una guerra per abbattere Saddam Hussein ma si è trasformata in un'occupazione militare che deve fare i conti con una guerriglia accanita. Con esiti drammatici tra le stesse truppe statunitensi. Il numero dei suicidi tra i soldati americani è cresciuto del 20% nel corso del 2007, per un totale di 121 militari che si sono tolti la vita.
I dati del Pentagono, per il momento circolati in modo non ufficiale e diffusi dal network Abc e da altri organi d'informazione, indicano che nel 2007 sono aumentati in modo sensibile anche i tentativi di suicidio e le lesioni auto- inflitte, con 2.100 casi contro i circa 1.500 del 2006 e i meno di 500 del 2002. I decessi sono aumentati rispetto ai 102 del 2006 e agli 87 del 2005.

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