giovedì 3 gennaio 2008

Cocaina, a Milano boom delle dipendenze

La piaga delle droga assedia Milano. Il numero di coloro che consumano cocaina è in continua crescita in Lombardia; così come quello delle persone che si affidano al servizio sanitario nazionale per le cure di disintossicazione. A tale proposito l'Asl di Milano stima un aumento, nel triennio 2006-2008, di circa il 26% delle persone in trattamento per cocaina. E’ quanto si legge in una nota della Regione Lombardia, che ha stanziato 448.000 euro per i centri di cura delle dipendenze. Secondo i dati del Pirellone chi fa uso di cocaina tende a non considerarsi tossicodipendente e di conseguenza a sottovalutare la pericolosità del proprio comportamento. Per affrontare dunque una situazione che necessita un approccio su più fronti, molte Asl lombarde si sono organizzate. I finanziamenti, disposti dalla giunta della Regione Lombardia su proposta dell’assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale, Gian Carlo Abelli, dovranno consentire ai servizi di cura di «stabilizzarsi» e di rientrare nelle programmazione aziendale delle Asl. I fondi verranno suddivisi tra le aziende sanitarie che hanno attivato i Centri per il trattamento e la riabilitazione dei cocainomani, in relazione al numero degli utenti: 45.000 euro per quelli con più di 50 utenti e 25.000 per quelli con un numero inferiore.
Intanto, visto che il consumo e soprattutto la dipendenza dalla polvere bianca non accennano a calare, negli Stati Uniti stanno valutando un vero e proprio vaccino per contrastare il fenomeno. La sostanza, attualmente testata in una serie di studi clinici, dovrebbe lavorare sul sistema immunitario di chi fa uso di questa droga, stimolando degli anticorpi che fanno in modo che le sostanze psicotrope non raggiungano il cervello, dove di fatto si genera la dipendenza, finendo per renderla priva di ogni attrattiva.

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