venerdì 11 aprile 2008

In Sicilia rischio di desertificazione per il 70% del territorio

Metà della Sicilia potrebbe diventare un deserto: il 43,22% del territorio dell’Isola presenta infatti un rischio «molto elevato» di desertificazione, il 30,79% è a rischio elevato, e solo lo 0,25% mostra un rischio basso. Le zone più sensibili sono quelle interne e in particolare Enna, Caltanissetta e Trapani. I dati sono stati diffusi durante un seminario a Palermo nella sede di Confindustria Sicilia nell’ambito di «Priamo», progetto comunitario che punta sulla maggiore conoscenza delle criticità geologiche del territorio siciliano. Fra le causa naturali ci sono le caratteristiche geologiche e podologiche della Sicilia, la copertura vegetale, i cambiamenti climatici e gli eventi estremi come la siccità e le alluvioni. A questo si potrebbe porre rimedio se l’attività antropica fosse finalizzata a ridurre questi fenomeni. Purtroppo, invece, ad aumentare il rischio di desertificazione di una parte così ampia dell’isola (complessivamente si parla di oltre il 70% della Sicilia), c’è proprio l’intervento dell’uomo: la deforestazione, l’abbandono delle aree marginali e la concentrazione delle attività produttive nelle zone costiere, gli incendi, l’errato utilizzo delle risorse idriche, la salinizzazione e l’utilizzo di pratiche agricole non sostenibili o un uso massiccio di fertilizzanti.

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